Dux. Una biografia sessuale di Mussolini by Roberto Olla

autore:Roberto Olla [Olla, Roberto]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788817056434
editore: Rizzoli
pubblicato: 2012-11-15T00:00:00+00:00

L’influenza di una donna

Il pizzardone era di turno a Villa Borghese, spedito lì per punizione dal capo dei vigili urbani. Così imparava a farsi beccare seduto al calduccio d’un caffè in pieno orario di servizio. Tra cani che lasciavano ovunque i loro bisogni, padroni screanzati che roteavano i guinzagli, ciurme di mocciosi urlanti e bambine capricciose, dopo qualche giorno bastava un nulla a metterlo di malumore. Figurarsi poi dover assistere alle evoluzioni di quello strano tipo al volante di una Torpedo che continuava ad andare avanti e indietro lungo il viale rombando come se fosse smarmittata. Seduto al suo fianco, su quella macchina affusolata, c’era un altro individuo forse addirittura più strano. La domenica precedente i due avevano vagato per i viali alberati con a bordo un leone. Non un grande gatto, proprio un leone, anzi una leonessa che aveva suscitato lo stupore di tutta la passeggiata. La bestia, per fortuna, era parsa piuttosto tranquilla. Adesso ruggivano col motore della spider Alfa Romeo Hp. Auto da straricchi, aveva commentato tra sé il vigile, costava almeno trentacinquemila lire, andava almeno a centotrenta all’ora, consumava almeno… chissà quanto, con i suoi quattromila e più di cilindrata. Un minuto di calma ed ecco di nuovo l’insopportabile esibizionista al volante. Tutti si voltavano a osservarlo, signore e fanciulle per prime. Passò tre, quattro, cinque volte. L’obiettivo doveva essere quella brunetta tutta tette che se lo divorava con gli occhi a ogni passaggio e sembrava pronta a scodinzolargli dietro. Era elegante e raffinata, una figlia della Roma bene a giudizio del vigile. Lui si fidava dei suoi giudizi, se ne intendeva, abituato com’era a osservare gente di ogni tipo in giro per la città. Mentre attraversava un tratto di erba bagnata, si chiedeva che bisogno avesse una così di sbavare appresso a quei due burini. Chissà dove e come avevano fatto i soldi. Poi decise che era ora di intervenire. Risalì su per il viale, mentre i due con la Torpedo, più in basso, rallentavano fin quasi a fermarsi davanti alla giovane donna. Il rumore del motore sembrava rimbalzare tra gli alberi. All’improvviso lo sentì crescere alle sue spalle. La Torpedo stava per fare un altro giro del parco, forse quello definitivo per rimorchiare la brunetta. Era arrivato il momento che avrebbe riscattato tutti quei giorni passati nell’umidità di Villa Borghese. Il pizzardone si voltò all’improvviso per cogliere la sua vendetta. Fece segno al guidatore di accostare e fermarsi. Con un altro gesto inequivocabile, da lontano gli segnalò di spegnere il motore. Studiando a uno a uno i suoi passi più calmi, prese ad avvicinarsi all’Alfa Romeo. Silenzio, finalmente. Sembrava che l’intera passeggiata stesse guadagnando la cima del viale per godersi la scena. Diede una rapida occhiata allo strano tipo al volante che ostentava rilassato un braccio fuori dalla macchina, mentre invece il suo compagno si agitava e si affannava per scendere. Prese la penna dal taschino e aprì il libretto delle multe senza curarsi di quell’altro che gli veniva incontro trafelato. «Favorisca le sue generalità» disse al guidatore.

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